Atti di libidine mascherati come segni d’affetto
L’asilo degli orrori
In quell’asilo aveva anche la sue “preferite”. Una bambina lo chiamava addirittura “papà”. Non è il caso di soffermarsi sui particolari morbosi che hanno portato alla condanna a 6 anni e 10 mesi di reclusione del sacerdote responsabile della struttura parrocchiale che ospitava la materna in provincia di Ferrara dove sono avvenuti gli abusi. Si può dire che nel leggere le 117 pagine della sentenza emessa lo scorso 9 aprile dal tribunale di Ferrara sale un nodo alla gola. Solo questo. Il resto non può essere affidato alle cronache.
Dalle pagine scritte dai giudici Caruso, Oliva e Bighetti emerge una personalità con forti problemi, che “approfittava delle bambine, con gesti fuggevoli e mimetizzati da atti di affetto, per soddisfare i propri desideri sessuali”. Continua a leggere