“Caro Di Pietro l’Idv non basta”

Faccio mia a nome anche dei membri di Alleanza Laica, questa lettera che Paolo Flores D’arcais ha rivolto a di Pietro. Anche noi siamo ampiamente convinti che il futuro della politica italiana sia un movimento di centro laico che si ispiri ai valori dell’ELDR europeo.

Caro Di Pietro l’Idv non basta

di Paolo Flores d’Arcais, da “Il Fatto Quotidiano”, 29 dicembre 2009

Antonio Di Pietro è sempre più al centro di un vergognoso tiro incrociato di menzogne, intimidazioni, contumelie, a cui si dedicano con pari abnegazione i pasdaran berlusconiani – maestri nell’odio – e le suorine inciuciste del Pd, che alla sola parola “opposizione” intonano il “vade retro!”. Il perché di questa aggressione bipartisan è semplice: Di Pietro è ormai l’unico politico a ribadire alcune verità di fatto su cui è scesa la cappa di piombo del totalitarismo televisivo: dal carattere anticostituzionale delle leggi contro la giustizia alle frequentazioni mafiose di premier e più intimi sodali, dallo sfruttamento sempre più indecente dei ceti operai e “precari” all’arricchimento esponenziale di corrotti, grandi evasori e altri gaglioffi. Continua a leggere

Di Pietro ed i pulcini

«Con gli animali si riesce a comunicare più facilmente che con i bipedi. Niente doppi fini, niente rapporti falsati»

Sono loro il mio psicanalista: i pulcini. Il mio rifugio dallo stress della politica, la mia oasi di salvezza per la tensione del Parlamento, e dei comizi, e della tv. Non prendetemi per matto: tra animali e uomo può nascere un feeling incredibile. Con loro si riesce a parlare più facilmente che con qualsiasi bipede pensante. Niente doppi fini, niente rapporti falsati: la comunicazione è sincera. Tu li nutri, li allevi, li proteggi, loro sanno che prima o poi te ne servirai e magari per colpa tua faranno una brutta fine. Ma stanno comunque lì a guardarti con i loro occhietti neri. E, a modo loro, ti ascoltano. Indifesi, perché sanno che sei la loro unica speranza. Sto con i pulcini e mi dimentico dell’ansia che a volte mi assale. Due settimane fa mi hanno chiamato da Montenero di Bisaccia, in Molise, dove c’è la fattoria che ho ereditato dai miei genitori. Ci vado appena posso. Volevano avvisarmi che le uova stavano per schiudersi. Sanno che ci tengo molto. Così mi sono precipitato per vederli nascere. Tenerissimi, pigolavano, belli cicciotti, piume gialle. Ma c’era un nibbio che cercava di portarmeli via. Ha sorvolato l’aia per ore, faceva la posta mentre le uova si schiudevano e la povera gallina si agitava disperata. Io sono intervenuto e li ho messi al sicuro. Uno però è rimasto fuori. In un attimo il rapace si è fiondato su di lui e me l’ha portato via. Al momento ho fatto l’indifferente, sono tornato nel pollaio alzando le spalle. Però la sera, all’ombra dell’olivo, mi sono fermato a riflettere.  Continua a leggere

“Come la penso su”… di Antonio Di Pietro

Da un intervista pubblicata sul Secolo XIX di oggi dove il Tonino Nazionale risponde ad alcune domande sull’alleanza con il Partito Democratico, sul referendum contro il Lodo Alfano, sul rapporto dell’Italia dei Valori con la società civile e i movimenti, su Beppe Grillo e altro ancora.

Secolo XIX: Onorevole, come vanno i suoi rapporti con il Pd? Ormai non passa giorno senza un qualche screzio o un rimbrotto reciproco?
Antonio Di Pietro: Bisogna prima capire cosa è il Pd e poi riusciremo a capire quali rapporti ci possono essere tra noi.

Secolo XIX: In che senso?
Antonio Di Pietro: Nel senso che, rispettosamente, attendo si compia un processo politico in corso, un processo che mi pare ancora imperfetto. Ma non dimentico mai e vorrei non lo dimenticasse neanche il Pd che il nostro avversario politico è Berlusconi. E’ per questo che reputo un errore la scelta di non partecipare con noi alla raccolta delle firme contro il lodo Alfano. Mica per altro: mi sarebbe piaciuto fossero stati al nostro fianco nelle piazze italiane.

Secolo XIX: Anche senza il Pd, lei non rinuncia alla campagna d’autunno. E’ convinto di farcela comunque? Continua a leggere