Solo ora vedremo l’Obama del “Yes we can” di quattro anni fa. In english also

In America ha vinto la modernità, la tolleranza, il multiculturalismo, la partecipazione di tutti, le minoranze, le condivisioni, la solidarietà e la democrazia.  

Ha perso l’America del becerume intollerante con i “diversi”, della “razza bianca”, della finanza speculativa, dei pochi a scapito di molti, dei privilegi, delle lobbies, dei pistoleri e dei militaristi esportatori di democrazia. Disvalori di un partito repubblicano ormai da rottamare per sempre.

La nuova vittoria e la fiducia della maggioranza degli elettori americani, permetterà a Barack Obama di essere davvero quello per cui era stato eletto quattro anni fa, paradossalmente solo ora, libero da vincoli elettorali futuri, vedremo l’Obama del nuovo sogno progressista americano, quello del vecchio “yes, we can”.

Solo oggi, guardando a quattro anni fa, inizia la limpida aurora del riscatto dell’America delle cose vere, contro linutilità del finto artificiale e del superfluo del sogno americano.

Tutto il mondo ne beneficerà. Una nuova coscienza ed un nuovo modo di vedere le cose. Così sarà per un futuro diverso e più solidale con tutti.

In Italia, questi valori, espressi anche nel discorso di Obama, sono rappresentati e portati avanti coerentemente dal MoVimento 5 Stelle.

Via: Solo ora vedremo lObama del “Yes we can” di quattro anni fa. In english also.

Dopo McCain/Palin ed in attesa di Scott Brown, Obama inizia a papparsi un altro sfigato neocon in anticipo sulle elezioni di Novembre (midterm)

Obama 1 – Boehner 0  con tanti saluti ai Tea Parties

Molti hanno criticato Barack Obama di scarsa visione del gioco politico. E chi non ha criticato direttamente il presidente Usa, ha puntato il dito contro i suoi collaboratori più stretti per il modo di condurre al battaglia politica per l’approvazione del programma.

Ma domenica 12 settembre Obama ha segnato un punto a suo favore quando il capo dell’opposizione repubblicana alla Camera John Boehner ha annuncato il suo voto favorevole al pacchetto di tagli fiscali a favore della piccola impresa e di coloro che guadagnano meno di 250 mila dollari l’anno.

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Mi scrive Barack Obama e mi dice che la guerra in Iraq è finita…mi sembra di averla già sentita sta cosa! (Ending the War in Iraq)

The White House, Washington

Good afternoon,

Shortly after taking office, I put forward a plan to end the war in Iraq responsibly. Today, I’m pleased to report that — thanks to the extraordinary service of our troops and civilians in Iraq — our combat mission will end this month, and we will complete a substantial drawdown of our troops.

Over the last 18 months, over 90,000 U.S. troops have left Iraq. By the end of this month, 50,000 troops will be serving in Iraq. As Iraqi Security Forces take responsibility for securing their country, our troops will move to an advise-and-assist  role. And, consistent with our agreement with the Iraqi government, all of our troops will be out of Iraq by the end of next year. Meanwhile, we will continue to build a strong partnership with the Iraqi people with an increased civilian commitment and diplomatic effort.

A few weeks ago, men and women from one of the most deployed brigades in the U.S. Army, the 2nd Brigade Combat Team, 10th Mountain Division, returned home from Iraq. The Vice President and Dr. Jill Biden were at Fort Drum to welcome the veterans home and spoke about their personal experiences as a military family:

Watch the Video

Our commitment to our troops doesn’t end once they come home — it’s only the beginning.  Part of ending a war responsibly is meeting our responsibility to the men and women who have fought it. Our troops and their families have made tremendous sacrifices to keep our nation safe and secure, and as a nation we have a moral obligation to serve our veterans as well as they have served us.

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