IL MOVIMENTO 5 STELLE CHE NON MI PIACE

Il volgare attacco alla De Pin, che nel suo discorso al Senato ha detto cose riconosciute e scontate (per tutti tranne che per i tifosi) ed anche condivisibili, fa parte di quelle situazioni che proprio non sopporto più nel M5S, ed è stato difatto l’ultimo  il penultimo di una lunga serie di errori che il MoVimento ha compiuto negli ultimi tempi.

L’acritica posizione dogmatica di seguire solo quello che impone Grillo, è davvero triste e lesiva della dignità personale di coloro i quali difatto si auto-sottopongono a questo diktat, per condizione di inferiorità di posizione, manco fossero in un sistema feudale del medioevo. Grillo li ha eletti e loro ringraziano genuflessi con un servilismo cieco mai visto nemmeno nella peggiore Forza Italia del passato.

La cosa più vergognosa è la negazione della realtà e la continua propaganda fatta sul nulla. La proposta politica è ben poca cosa ed anche quel poco sono riusciti a non quagliarlo per la continua attestazione “contro” a priori su tutto o quasi; posizioni viste in passato solo da formazioni massimaliste come rifondazione comunista e verdi, che sappiamo poi come sono andate a finire.

Altre due cose mi hanno dato un grande fastidio nelle ultime settimane, oltre alla solita demagogia del “tutti a casa” che non vuol dire davvero nulla, la prima è la cancellazione del progetto “portale” promesso da sempre dal duo a capo del M5S e mai davvero voluto, e l’altra è la sua “sostituzione” con quello che c’è già, inadeguato ed obsoleto, a conti fatti un controsenso nei termini più assoluti. In più ieri abbiamo avuto conferma dallo stesso post sul “Sistema Operativo M5S”  (da leggere il tono dei commenti più votati!), che i capibastone eletti in tutt’Italia, hanno accesso alle mailing list degli utenti registrati al portale della propria zona, così che, potendole utilizzare a loro piacimento, possono indirizzare e condizionare primarie ed elezioni (come è stato già fatto).

Si è difatto venuto a creare una vera e propria spaccatura, con pochissimi attivisti eletti di serie A e tutti gli altri in serie D. I primi, hanno in mano i destini anche elettorali dei secondi. Solo i primi hanno il potere di decidere con la comunicazione, a questo punto, e a conti fatti, gli eletti. Complimenti per la geniale mossa, caro Casaleggio.

Inutile dire che, anche quest’ultima contraddizione, ha fatto incazzare e non poco chi nel movimento ragiona con la propria testa e sa cosa significano veramente questi diktat. Le accuse lanciate dagli avversari a Grillo e Casaleggio sono diventate di fatto verità ormai purtroppo incontrovertibili. Il M5S non avrà un suo portale di partecipazione democratica, ma solo un semplice sito di sondaggi, da utilizzare, come fatto finora, al solo uso e consumo del duo delle meraviglie che ha potere assoluto su tutto.

Questa non solo non è democrazia diretta, ne dal basso, ma nemmeno semplice democrazia.

Pasquale Caterisano

M5S: worst case scenario

Nel M5S, tutti ululanti a soccorrere Beppe nella sua (a mio avviso) malsana idea di chiudere al PD, quando invece, come ho già spiegato, si sarebbe potuto metterli in un angolo e costringerli alle nostre istanze tenendoli contemporaneamente “per le palle” ed impedendogli di agire nei loro mediocri intendimenti.

La chiusura del duo Grillo-Casaleggio alla stabilizzazione di un sistema temporaneo che garantista una minima governabilità a tempo, previo messa in opera di riforme fondamentali, è secondo me un’operazione ad altissimo rischio per la sopravvivenza stessa del M5S come attore credibile del cambiamento per gli anni a venire.

Analizzo in questo articolo, il cosidetto “worst case scenario” , lo scenario peggiore che si potrebbe configurare per il M5S con la presa in carico da parte dei soli Beppe e Gianroberto (ognuno vale uno?) della decisione più rischiosa.

A mio avviso questa decisione di chiusura totale, che porterebbe  a nuove elezioni, dove secondo il duo a capo del M5s, dovrebbero dare allo stesso, la maggioranza assoluta dei seggi, porta insito in se invece, il rischio esattamente contrario, ovvero la dissoluzione elettorale nelle urne del MoVimento.

La percezione di nuovo e non solo di protesta che gli elettori hanno attribuito al M5S, potrebbe venire totalmente vanificata col messaggio di instabilità che Grillo sta dando al paese in questi giorni. La  fiducia data da molti anche nel senso di una nuova prospettiva, sta facendo si che moltissimi elettori del MoVimento  si siano dichiarati contrari alla decisione di diniego che sta creando di fatto un empasse istituzionale ed a poco valgono i tentativi di dimostrare che tutti quelli che protestano in tal senso siano degli “infiltrati” o altro, perchè così non è e lo sanno tutti chiaramente anche chi nel MoVimento c’è da anni. Una cosa sono gli attivisti ed i simpatizzanti, altro è la massa dei sette milioni e mezzo di elettori che hanno votato il M5S per un vero cambiamento che questa occasione da concretamente e non per l’empasse che sta deludendo tanti.

In quanti di questi rivoteranno il M5S se fra tre/sei mesi si tornasse a votare? in una condizione di vera emergenza come quella che viviamo, a quanti dei sette milioni e mezzo di elettori soddisfano i NO di Grillo a tutti ed a tutto?

Altra situazione che si potrebbe venire a creare è che se si andasse davvero a nuove elezioni, Bersani sarà posto a processo dal suo partito e Renzi prenderebbe le redini, oltre a diventare il nuovo candidato premier per il PD, cosa che lo vedrebbe di certo vincitore su Berlusconi ed a questo punto, anche parte consistente degli elettori grillini lo sceglierebbero per governare con un’agenda del tutto simile a quella del M5S.

Fra l’ingovernabilità ed uno con un programma simile anche se non in tutto a quello del M5S, gli elettori farebbero una scelta di ulteriore cambiamento a favore di uno che avrebbe già vinto la propria partita anche all’interno del suo partito. A quel punto il vero nuovo sarebbe lui e non noi, senza contare che Renzi già piace a tantissimi di suo.

Risultato avremmo fatto un bel favore al sindaco di Firenze e noi perso una grande occasione per mettere in opera le vere riforme dell’agenda Grillo.

“Finita la festa gabbatu lu santu”.

Pasquale Caterisano

http://www.como5stelle.it

Seconda citazione sul blog di Grillo: grazie Beppe, grazie staff!

Per la seconda volta in cinque mesi, un mio scritto viene citato da Beppe Grillo sul suo blog, stavolta elevato addirittura a post nella sezione “commenti”.

La prima volta fu in novembre e un mio scritto su Mazzini fu scelto come il migliore fra tutti quelli di quel giorno.