I tentacoli di Berlusconi stanno per soffocare la rete. Il Fatto Quotidiano

I tentacoli di B. stanno per soffocare la rete Non bastano i Minzolini, i Ferrara, i Vespa, i Fede, i Signorini, i Belpietro. Per controllare veramente l’informazione qualcuno deve aver spiegato a Berlusconi che occorre mettere le mani su internet. Con i dati che segnano una crescita esponenziale degli utenti che navigano, ma soprattutto di quelli che s’informano in rete, bisognava correre ai ripari. Ma come? Non siamo mica in Iran o in Cina, dove si possono censurare i blog e i siti contrari al regime senza doverne poi rispondere.

A risolvere l’inconveniente ci ha pensato Romani, l’ex imprenditore tv promosso a ministro dello Sviluppo economico: basta prendere una scusa qualsiasi, come il sospetto della violazione del copyright, e un organo amministrativo di nomina politica, come l’Agcom, ed ecco che viene sfornata una delibera che permette di chiudere l’accesso a interi siti internet stranieri in modo arbitrario e senza il controllo del giudice! Vi sembra impossibile? Una roba da dittatura? E’ quello che potrebbe succedere a giorni, se i membri dell’Autorità per le comunicazioni dovessero votare favorevolmente alla delibera 668 del 2010. In pratica l’Agcom, delegata dal ministro Romani in persona, avrebbe il compito di spulciare tutti i siti internet. Trovata la violazione del copyright, e cioè una canzone pubblicata su un blog, oppure un testo di una poesia, o un software libero, sempre l’Agcom avrebbe il compito di rimuovere il contenuto dal sito internet, se italiano, oppure di chiudere interamente i siti, se posti fuori dal territorio italiano. E qui si sta parlando di siti internet come WikiLeaks, YouTube o The Economist. Non male come misura a propria disposizione per uno come Berlusconi, che viene criticato dai media stranieri un giorno sì e l’altro pure, non trovate?

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Sono 20 anni…

Il sogno di tre quarti degli italiani.

Sono 20 anni che cerco di capire come mai vi siano così tanti elettori che danno il loro consenso al pedonano Silvio B., un amico dei mafiosi, piduista, ad personam, puttaniere, corruttore, ladro e amico del latitante contumace Bottino Craxi; ancor di più sono 20 anni che cerco di capire quali interessi abbiano questi idioti a difenderlo oltre che votarlo, questi piccoli mezzi uomini che lo idolatrano e ne vorrebbero scimmiottare le gesta, che nella vita vorrebbero prendere sempre la scorciatoia, essendo nulla più che cialtroni che vivono di luce riflessa e che discendono da coloro che votarono a suo tempo Mussolini ed ancor prima che diedero il lasciapassare a re, papi e cardinali.

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Svela il sistema di potere di Comunione e Liberazione. Punito!

opus dei,comunione  eliberalizione, compagnia delle opere, Ha scritto e pubblicato un libro “Comunione e liberazione”: assalto al potere in Lombardia”, Bepress, Milano, che descrive il sistema di potere di Comunione e Liberazione in Lombardia. Per questo è stato punito con la sospensione dal lavoro per un mese. Alessandri è funzionario della Regione Lombardia, quella regione “governata” per quattro mandati consecutivi nonostante la legge dica che non possono essere più di due da Roberto Formigoni, che di Comunione e Liberazione è uno dei maggiori leader ed esponenti. Questa intervista racconta anche della lotta di un uomo per la libertà e l’indipendenza sua e delle Istituzioni; ritenendo leso dalla sospensione il suo diritto all’espressione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, De Alessandri – assistito dal Professor Vittorio Angiolini – è ricorso al Tribunale del Lavoro. L’udienza si terrà a Milano il 20 gennaio 2011.

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