UN PAESE NON PIÙ CREDIBILE

Non ci si può più fidare dello stato italiano, qualcosa s’è rotto nel rapporto cittadini-istituzioni.

Non sono pochi coloro i quali considerano ormai lo stato un usurpatore ed un nemico da combattere, spesso anche forse giustamente.

Il concetto di autodichìa è proprio di uno stato bizantino vessatore dei propri cittadini considerati ormai alla stregua di sudditi.

Quando per l’ennesima volta lo stato fa una legge spesso iniqua e retroattiva nel peggio e poi dopo poco la disfa, ad averne la peggio sono sempre e costantemente i cittadini, ormai rane bollite abituate sempre a tutto in una nazione che ha la più grande pressione fiscale dell’occidente ed i cui proventi vengono costantemente sprecati in spesa iniqua ed a debito.

Debito pubblico mostruoso, ormai quasi a 3000 miliardi a livelli insostenibili e deficit costantemente a quasi il 150%, fanno sì che il nostro paese sia orientato verso il declino definitivo ad ogni buon conto e senza speranza di salvare alcunchè.

Da ormai quindici anni trecentomila giovani laureati vanno a vivere e lavorare all’estero mentre noi importiamo bassa manovalanza per farla diventare poco più che schiavi in umili lavori e gli italiani non vogliono più fare.

Natalità azzerata; già oggi ci sono tre italiani che mantengono un pensionato.

Ricordiamo che i pensionati sono quasi 30 milioni e molti di questi baby, oltre a tantissimi altri che non hanno mai versato una lira.

INPS costantemente a debito di quasi 40 miliardi l’anno che lo stato quindi noi stessi, dobbiamo ripianare ogni anno con l’aumento delle tassazione diretta e indiretta, che ormai sfiora l’ottanta percento per le piccole imprese ed il 50% per i singoli cittadini privati.

Un paese dove vige di fatto il socialismo reale ed i cui effetti della mala gestione da 70 anni a questa parte sono sotto gli occhi di tutti.

Un paese finito.

Si salvi chi può.

Il bluff del mondo delle startup

Non so se ridere o piangere,

è esattamente da un anno che vado in giro nei cosiddetti “venture capitalist, business angel, incubatori, seeders” eccetera, per portare la mia idea ed il mio progetto di startup “ConfrontaPolizze.it“, che viene considerata: “si interessante ma…” ed ora scopro che in Francia, uno dei più grossi assicuratori mondiali ne fa una versione uguale identica.

Questa cosa dà l’esatta misura di quanta fuffa ed incompetenza ci sia in tutto questo bailamme di pseudo professionisti che vogliono fare gli investitori professionali.Incapaci totali anche solamente di valutare il potenziale di un’idea; a questo ci siamo ridotti, questa è l’Italia che ormai ha perso completamente la rotta e la lucidità.

Continua imperterrita invece la boria, la supponenza, l’arroganza, la falsità ed l’incompetenza anche ai più alti livelli.

Complimenti a tutti.

via: Non so se ridere o piangere; è esattamente da un… – Pasquale Caterisano.

Grillo, confessione a eletti M5S: “Populismo e demagogia come linea politica ufficiale”

GRILLO E CASALEGGIO SEMPRE PEGGIO.

ORA AMMETTEREBBERO IMPLICITAMENTE LA LINEA POLITICA VOLUTAMENTE POPULISTA E DEMAGOGICA PER PARLARE ALLA PANCIA PEGGIORE DEL PAESE. UNA VERA VERGOGNA PER MILIONI DI ITALIANI CHE CI AVEVANO CREDUTO.

 

Il Fatto Quotidiano pubblica in esclusiva la conversazione tra il leader del Movimento 5 Stelle e i suoi deputati. “Siamo populisti, parliamo alla pancia della gente e non dobbiamo vergognarci. Se andiamo a sinistra siamo rovinati”. E sul Capo dello Stato dice: “Non possiamo dire che il Colle ha tradito la Costituzione. Però diamo una direttiva precisa contro chi non rappresenta più tutti gli italiani”

“Noi parliamo alla pancia della gente. Siamo populisti veri. Non dobbiamo mica vergognarci. Quelli che ci giudicano hanno bisogno di situazioni chiare. Ad esempio prendete l’impeachment di Napolitano. Molti di voi forse non sono d’accordo, lo capisco. Ma è una finzione politica. E basta. Non possiamo dire che ha tradito laCostituzione. Però diamo una direttiva precisa contro una persona che non rappresenta più la totalità degli italiani. Noi siamo la pancia della gente”

FONTE: Grillo, confessione a eletti M5S: ‘Finzione politica l’impeachment di Napolitano’ – Il Fatto Quotidiano.

Le certificazioni statistiche del fallimento di Berlusconi

Ormai solo le casalinghe disperate ed i tifosi da bar dello sport potrebbero dargli ancora credito, gente disadattata, ignorante e preconcettualmente inutile. Questi gli elettori della destra al governo. Di seguito alcuni ritagli di articoli di giornali che certificano incontrovertibilmente il più grosso miserabile fallimento umano e politico degli ultimi 150 anni: Silvio Berlusconi. L’uomo che sarà ricordato come colui che prese per il culo metà degli italiani per circa 20 anni con promesse vuote e bugiarde. Con lui, colpevoli i suoi elettori, i conservatori fascistoidi e clericali ignoranti. Gente miserabile, razzista ed oltremodo inadatta a rappresentare la classe dirigente di un paese.

       

CIARLATANI A SINISTRA: «Nessun taglio alle bollette dell’acqua» Vendola “cancella” referendum su tariffe acqua.

Nichi Vendola

«Nessun taglio alle bollette dellacqua» Vendola «cancella» referendum su tariffeIl governatore: «Occorre fare i conti con la realtàPerché non lho detto prima? Nessuno me lo ha chiesto»

Il governatore: «Occorre fare i conti con la realtà. Perché non l’ho detto prima? Nessuno me lo ha chiesto»

«È indispensabile fare i conti con la realtà per non precipitare nei burroni della demagogia: sull’Acquedotto Pugliese abbiamo deciso di intraprendere la strada dell’efficientamento e su quella proseguiremo. Per questo non abbasseremo le tariffe». È un Nichi Vendola con i piedi per terra quello che annuncia, a margine dell’assemblea dell’Acquedotto Pugliese (che ha approvato il bilancio 2010 – chiuso con 37 milioni di utili – e il piano industriale 2011-2014 che prevede investimenti per 674 milioni di euro con un indebitamento che raddoppierà da 219 a 402 milioni) l’impossibilità di adeguarsi a quanto deciso dal recente referendum sull’acqua appoggiato dallo stesso governatore pugliese: nonostante i «sì» abbiano abrogato la norma che consente «al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio», il taglio del 7% delle tariffe non ci sarà mai. Continua a leggere

“Avanti c’è posto”: è nato il “governo dei disponibili”

È nato il “governo dei disponibili”. Pronti a tutto, pur di lucrare una poltrona ministeriale. L’infornata dei nove sottosegretari promossi dal gruppo di Iniziativa Responsabile dà la misura dell’abiezione etica della maggioranza, costretta a pagare la cambiale in bianco firmata a un drappello di scissionisti-opportunisti fuoriusciti da Futuro e Libertà. Ma dà anche la misura della disperazione politica del presidente del Consiglio, costretto a imbarcare chiunque, a prescindere dal curriculum personale e persino della fedina penale, pur di sopravvivere al suo declino. “Su queste nomine ci saranno delle ironie”, dice Silvio Berlusconi con il consueto sprezzo del ridicolo. Si sbaglia.

L’ironia si può usare di fronte a un episodio che stona, infastidisce, ma in fondo fa sorridere. Qui non c’è niente da sorridere. Anche se lo spettacolo indecente a cui stiamo assistendo è sospeso a metà tra “Aggiungi un posto a tavola” e “Ok il prezzo è giusto”.

La cooptazione dei “disponibili” è un altro passo verso una “democrazia dei miserabili” dove tutto si può negoziare, tutto si può vendere e tutto si può comprare. Ben oltre l’articolo 67 della Costituzione e l’assenza di vincolo di mandato. E non serve a niente, agli impalpabili Catoni del premier, dire che “così facevan tutti”, compresi i governi dell’Ulivo e gli “straccioni di Valmy” di Cossiga.

Continua a leggere

Chi era veramente Wojtyla? ecco la lista dei fatti occultati che nessuno vi dirà mai.

CHI ERA GIOVANNI PAOLO “POLACCO” IIpinochet e woytila.4

Al di là della tanta propaganda istituzionale operata da tv e giornali, quanti sanno chi era in realtà tale papa Giovanni Paolo II?

La gente che crede di amarlo è perché non conosce la verità.

Karol Wojtyła, in arte Giovanni Paolo II (Wadowice, Cracovia 1920 – Città del Vaticano 2005), papa (1978-2005),
appena divenuto papa nel 1978 diede la prelatura personale alla congrega occulta dell’Opus Dei, ufficialmente una prelatura personale, in pratica un’autonomia giuridica dentro la Chiesa, la stessa considerata pericolosa dalla chiesa stessa. L’Opus Dei, anche detta Octopus Dei, “la piovra di Dio”, in riferimento alla struttura mafiosa dell’istituzione quanto mai segreta, detiene il controllo di circa una cospicua catena di banche ed un’infinità di aziende nel mondo. La stessa Opus Dei che tutt’oggi aliena i beni materiali dei nuovi adepti e, come è stato ampiamente dimostrato in seguito a testimonianze dirette dei fuoriusciti, li depersonalizza fino a renderli psicolabili, spesso causandone il suicidio; la stessa Opus Dei che al pari della mafia si è resa responsabile di misteriosi suicidi-omicidi noti e meno noti. Vogliamo credere che il papa non sia mai stato a conoscenza dell’identità sociale e politica dell’Opus Dei da lui stesso autorizzata, da lui stesso sostenuto per ben 27 anni?

Il fondatore dell’Opus Dei, José María Escrivá de Balaguer (Barbastro 1902 – Roma 1975), fu amico e consigliere del dittatore fascista – stragista Francisco Franco. José María Escrivá de Balaguer, fascista, amico e consigliere del dittatore fascista – stragista Francisco Franco fu proclamato beato nel 1992, e canonizzato nell’ottobre del 2002 da Giovanni Paolo II.

Continua a leggere

Caso Ruby, Perla Genovesi dichiara: “fondi sospetti al San Raffaele”

Caso Ruby, Perla Genovesi dichiara: “fondi sospetti al San Raffaele”

Potrebbero aprirsi ulteriori risvolti sullo sfondo del ‘caso Ruby’, già oggetto di critiche da parte della stampa cattolica Ultimissima del 31 ottobre. La pentita Perla Genovesi, arrestata nell’ambito di un’inchiesta per spaccio e prostituzione, ha fatto dichiarazioni destinate a far discutere. Non ha solo parlato di festini nelle residenze del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ma ha accennato a finanziamenti poco trasparenti all’ospedale San Raffaele gestito da don Luigi Verzè, come riporta Il Corriere. Questi soldi sarebbero arrivati tramite la Commissione del Senato sui diritti umani, che aveva a capo tra 2001 e 2006 il parlamentare Enrico Pianetta, cui la Genovesi ha fatto da assistente. Secondo la donna, Pianetta stesso le avrebbe detto nella primavera del 2006 di essere stato candidato alle elezioni perchè aveva fatto arrivare “parecchi soldi” al San Raffaele.Finanziamenti “destinati alla costruzione di ospedali e non solo, anche nel Terzo Mondo”. “Questi soldi erano dello Stato”, rivela la Genovesi, “e non erano stati utilizzati interamente per queste cose”. Pianetta avrebbe confidato alla Genovesi che l’entità dello stanziamento a favore di Verzè “era il valore di una finanziaria” e che “la fetta più grossa, oltre a don Verzè, era stata assicurata, non so sotto quale forma, sicuramente non in maniera diretta, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”.

Continua a leggere