Le elezioni politiche ad aprile 2012

Dagli eventi accaduti negli ultimi due giorni, fra cui l’incontro di Berlusconi con Napolitano e quello con Bossi, si evince un accordo non scritto che potrebbe portare Berlusconi alle dimissioni nel gennaio 2012 subito dopo che si saprà se la consulta approverà o meno il referendum elettorale di pd, idv e sel.

Fino a quel tempo Berlusconi ha chiesto (ed ottenuto) a Bossi massima lealtà, iniziata difatto senza assalti a voto segreto per la carcerazione di Milanese, da poco difatto rigettata. Lealtà chiesta nel suo ruolo di proprietario della lega, avendo si dice pagato a Bossi tutti i debiti di credieuronord. Bossi ha però detto a Silvio che continuando così la situazione, perderà tutti i suoi elettori ed ecco allora, per salvare capra e cavoli, arrivare ad un accordo a termine.

Al capo dello stato Berlusconi ha chiesto ed ottenuto garanzie costituzionali di correttezza del suo ruolo, Napolitano quindi non farà scherzi tipo sciolgliere le camere in presenza di una maggioranza di governo (seppur risicata ed ottenuta comprando parlamentari come noccioline). Altresì nei prossimi mesi dovranno essere approvate dal parlamento decreti legge che difatto garantirebbero al premier una sorta di “buonuscita” dalla politica senza che risch la galera come invece meriterebbe e con buona pace della finta opposizione.

In cambio Bossi e Napolitano hanno ottenuto le dimissioni di Berlusconi, chieste da tutta europa ormai, a fine gennaio 2012.

Questa è una mia ipotesi che ho dedotto analizzando i fatti di questi giorni.

Secondo me sii andrà a votare per le politiche dunque nell’aprile del 2012 e non nel 2013 per fine legislatura.

Il MoVImento Cinque Stelle deve inizare da subito a prepararsi a questo evento, il primo della sua storia. Invito pertanto tutti alla massima attenzione a riguardo ed anche Beppe Grillo e la Casaleggio a preparare gli strumenti tecnici e politici per non farci trovare impreparati ed anticipare tutte le possibili potenziali polemiche dei soliti noti.

Pasquale Caterisano
MoVimento Cinque Stelle

La paura fa 90: anche l’IDV terrorizzata dal MoVimento Cinque Stelle

Di  ritorno dalla terra di Albione per lavoro, leggendo la posta elettronica arretrata, mi ritrovo fra le decine di email anche la newsletter di Massimo Donadi, parlamentare dell’Italia dei Valori; newsletter alla quale sono iscritto da un bel pò.

Fra i tanti suoi post sempre molto intelligenti e condivisibili, me ne ritrovo uno dal titolo aspro e livoroso contro Beppe Grillo.

Quasi non ci credevo, leggo dunque per intero l’articolo ed in realtà alla fine Donadi cerca quasi di tentare un avvicinamento col MoVimento Cinque Stelle dichiarando di volersi fare portavoce fra Grillo e Bersani. Peccato però che il titolo risulta offensivo e non veritiero, peccato che della metà dell’articolo lascia intendere ancora una volta che il MoVimento possa risultare dannoso per tutti, esplicando una serie di ovvietà poco lungimiranti e con un’acredine fuori dal comune.

Peccato che, come Donadi sa benissimo, il grosso dei lettori si limita a  leggere il titolo e pochi brani allinizio e per questo le frasi finali hanno quasi il sapore di una excusatio non petita per porre rimedio al violento attacco posto a quasi tutto articolo, che aveva dunque ben altro significato.

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