Chi erano gli Elohim?

Le sembianze degli antichi alieni colonizzatori possono essere dedotte da alcuni passaggi nella Bibbia e nei testi antichi?

Che la Bibbia non parli di Dio è chiaro, basta leggerla sollevando le coperte della teologia, dell’esoterismo e del cabalismo, con mente aperta e serena. Allora di chi parla, potrebbe chiedersi qualcuno? Parla di un essere in carne e ossa chiamato Yahweh, il quale era un elohim, uno dei tanti, l’elohim di Israele, e proprio nella Bibbia ne vengono citati altri, Astarte l’elohim di Sidone, Camos l’elohim dei Moabiti e Milcom l’elohim degli Ammoniti (1Re 11:33), tanto che Yahweh mostrava gelosia per il suo popolo verso di loro: «Non seguirai altri elohim, elohim dei popoli che vi staranno attorno, perché Yahweh, il tuo elohim che sta in mezzo a te, è un elohim geloso» (Deuteronomio 6:14,15).

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Derinkuyu, l’antica città sotterranea costruita dagli antichi astronauti per proteggere l’umanità?

Da secoli si raccontano storie di grotte e tunnel nelle profondità della terra, passaggi sotterranei che conducono a regni di demoni e mostri. È possibile che queste leggende nascondano una sorprendente verità? Forse ci sono davvero luoghi misteriosi e inspiegabili sotto i nostri piedi, luoghi le cui origini potrebbero non essere di questo mondo.

Derinkuyu

La Cappadocia, nella Turchia orientale, è delimitata al nord dal Mar Nero e a sud dalla catena montuosa del Tauro.

Nel 1963, una semplice ristrutturazione nella città di Derinkuyu porta ad una scoperta straordinaria.

L’apertura della parete di una grotta, rivela un passaggio verso una città sotterranea, antica di migliaia di anni, ad oltre 85 metri di profondità.

Ci sono tredici piani che scendono sottoterra, con pozzi di ventilazione e circa quindicimila bocchette che portano l’aria anche ai livelli più profondi.

Per quanto incredibile, le camere rocciose scoperte potevano contenere circa 20 mila  persone tra uomini, donne e bambini. Ci sono perfino tracce di centri religiosi, magazzini, torchi per il vino e stalle per il bestiame.

Nei livelli sotterranei sono stati trovati sale da pranzo, cucine annerite dalla fuliggine, cantine, botteghe di alimentari, una scuola, numerose saloni e anche un bar.

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Scontro di civiltà al Cairo

Italiano: Il Presidente della Repubblica Itali...

Preparate i popcorn,  al Cairo va in onda un sanguinoso scontro di culture in diretta worldwide full effect.

In Egitto, caposaldo del nord africa, la spinta della rivoluzione araba degli anni scorsi non ha ceduto alloblio che sembra averne frenato la carica in Libia, come in Tunisia ed altrove, dove dai tiranni si è passati allimposizione dogmatica di forze religiose medievali. Anche in Egitto stava succedendo, ma la gente non sè fatta fregare come altrove, dove è stata scippata loro la rivoluzione e le cacciate dei dittatori. In Egitto sono in troppi ad aver assaggiato la cultura, il benessere e la civiltà e non ci stavano a tenersi un altro Mubarak per giunta condito in salsa pesantemente islamica.

A Il Cairo si affrontano nel sangue da una parte la civiltà moderna di giovani informati che chiedono Democrazia, Diritti, Libertà, Laicità, Luce, Vita. Dallaltra vi è il dogma religioso medievale dei fratelli musulmani, ovvero larretratezza, lignoranza, linvoluzione, la negazione dei diritti, il trapassato remoto, il buio.

Io faccio il tifo per i primi.

Il medioriente è ormai in mano ai fondamentalisti islamici, così come gran parte dellAfrica centrale ed anche il sud est asiatico, il tutto è avvenuto senza quasi renderci conto, negli ultimi 30 anni.

Ora questi sono arrivati alle porte deuropa. Prendiamo atto anche noi “progressisti” che lintegrazione interculturale è fallita, prendiamo atto che questi sono anni luce dalla civiltà ed il loro livello culturale è ben distante dai canoni che hanno portato al pianeta benessere e sviluppo negli ultimi 150 anni.

Basta buonismi, basta tolleranze oltremisura in nome del petrolio, ad ognuno il proprio livello di civiltà, senza tollerare mai piu invasioni di campo di nessun genere ma difendendo civiltà e benessere acquisiti con sforzo e sacrificio.

 Pasquale Caterisano.

Equinozio di Primavera: rituali e miti, da Stonehenge ai Maya – NextMe

Scritto da Federica Vitale

L’equinozio di primavera è arrivato ieri, con un giorno di anticipo rispetto alla data consueta che ognuno di noi aspetta per vederci fuori dall’inverno, il 21 marzo. Nell’emisfero settentrionale, mentre il giorno e la notte si alternano con la stessa durata, l’equinozio ha fatto il suo placido ingresso all’alba del 20 marzo.

Ma l’ingresso delle stagioni porta con sé una serie di rituali che hanno radici profonde nel tempo. Immancabilmente, le parole “equinozio” e “solstizio” ci rimandano a luoghi come Stonehenge o Chichen Itza, per antonomasia i siti archeologici del mistero. Storici e archeologi, ancora oggi, si interrogano sulle modalità di costruzione di tali monumenti ma, soprattutto, la logica con la quale sono stati progettati.

Come tutte le feste dell’anno, anche quella del momento del risveglio della Natura attira a sé riti pagani e cristiani. Nell’Inghilterra rurale, ancora oggi, si associa all’equinozio di primavera una serie di appuntamenti volti a propiziare il “nuovo inizio”. È la ricorrenza che festeggia Eostre, dea sassone della fertilità, alla quale ci si rivolge per un buon raccolto.

L’equinozio di primavera ogni anno vede riunirsi, la mattina presto, druidi e pagani a Stonehenge per accogliere il Sole tra i megaliti preistorici. I nostri antenati avevano, infatti, notato un generale allungamento ed accorciamento delle giornate relativamente alle varie posizioni che il Sole assume all’orizzonte. Quando le giornate si allungano il Sole si sposta lungo l’orizzonte passando per l’est l’equinozio di primavera, appunto. Quando si accorciano, il Sole si sposta nel verso opposto ripassando per l’est il 23 settembre, ossia quando si verifica l’equinozio d’autunno. Per le civiltà megalitiche, tale sinergia tra Sole e Natura faceva della ricorrenza la data più importante poiché significava il rinnovamento e la rinascita per qualsiasi aspetto della normale vita quotidiana.

Al lato opposto del mondo, i Maya nel giorno dell’equinozio di primavera, a Chichen Itza, nella penisola dello Yucatàn, ancor oggi si ripete lo spettacolo del Tempio Maya di Kukulkan. Al tramonto, sulla scalinata nord, si disegna una trama di luci e ombre che creano l’immagine di un grande serpente piumato, chiamato proprio Kukulkan, creata dai triangoli invertiti sotto la luce che cade giù dai gradoni della piramide.

Come è noto, la civiltà Maya generò una classe di sacerdoti-astronomi straordinariamente capaci nei calcoli calendariali. Questi attribuivano una particolare importanza a Venere, alla costellazione delle Pleiadi e alla stella polare, ma in senso più religioso e scientifico che astrologico.

Ad ogni equinozio, decine di migliaia di persone arrivano nei siti archeologici del Messico a contemplare le meraviglie lasciate dall’antica civiltà Maya, mentre gli archeologi fanno del loro meglio per proteggere le piramidi durante i rituali stessi. L’equinozio di primavera avviene quando l’equatore è sullo stesso piano del sole e il giorno e la notte sono entrambi di 12 ore. I popoli pre-ispanici conoscevano bene questi fenomeni. Per questo sono stati in grado di edificare i loro edifici in funzione dell’equinozio e del solstizio. E, anche per i Maya, l’equinozio indicava loro i tempi adatti per piantare i campi, andare in guerra o tenere incoronazioni.

Federica Vitale

viaEquinozio di Primavera: rituali e miti, da Stonehenge ai Maya – NextMe.

Buona Festa del Sole

Il Sole allo zenith ha voluto dare il meglio di se in questo periodo solstiziale.

Quest’anno poi i solstizi sono stati ben due perchè il sole era anche completamente allineato in posizione dritta rispetto al centro della galassia, un’avvenimento che ricorre ogni 260 mila anni.

Il Sole protagonista in questo periodo da sempre, quando la luce rischiara le tenebre dell’inverno, i giorni iniziano ad essere più lunghi rispetto alle notti; ricorrenza celebrata da sempre da tutti i popoli di questo pianeta e che negli ultimi 2000 anni è stata fatta oggetto di furto da parte dei cristiani e dei cattolici imponendo i propri dogmi a molti.

Il 25 dicembre la Festa del Sole, festa della sconfitta delle tenebre, l’inizio della luce e non la nascita di un ipotetico salvatore del nulla.

Pasquale Caterisano.