A Monza in migliaia per salutare D’Aguanno

Commovente celebrazione al Duomo di Monza per l’ultimo saluto ad Alberto D’Aguanno, giornalista televisivo scomparso nel sonno sabato scorso a causa di un malore, sembra lo stesso che anni fa si era portato via suo fratello.

Migliaia le persone presenti alla celebrazione, volti noti e gente comune, tutti uniti attorno alla famiglia per testimoniare con la loro presenza, l’affetto e la stima per una persona che, attraverso lo schermo, entrava nelle case di tutti o quasi gli italiani.

Il Duomo di Monza, dove si sono svolti i funerali, gremito al punto che moltissime persone hanno dovuto attendere sul sagrato, ha accolto chi ha voluto portare l’ultimo saluto ad un giornalista capace, ad un amico, ad un collega, che sapeva farsi amare. All’interno, c’erano, oltre ai familiari, tantissimi colleghi giornalisti, principalmente di Mediaset, ma anche della Rai, della carta stampata e molti personaggi del mondo dello sport. Roberto Donadoni, l’allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli, l’attaccante del Milan Pippo Inzaghi e il ds della società rossonera Ariedo Braida, l’ex interista Altobelli sono solo alcuni dei personaggi presenti al funerale.

Sotto l’altare c’erano i gagliardetti di Milan e Inter, del Calcio Monza e una rappresentativa di “pulcini” della Gerardiana, la società dilettantistica monzese in cui gioca a calcio il figlio Fabio, di 8 anni: a lui i compagni di scuola hanno regalato un libro con frasi e disegni realizzati da loro. All’uscita della chiesa un lungo applauso ha accompagnato la bara di D’Aguanno, coperta da un cuscino di rose gialle e rosse, i colori della Roma di cui il giornalista era tifoso. Presenti anche un nutrito gruppo di tifosi giallorossi arrivati dalla capitale.

D’aguanno era anche collaboratore di Radio Deejay ed appasionato di musica anni 70 e del gruppo degli Elio e le Storie tese.

Personalmente ho un piccolo aneddoto da raccontare. Ho incontrato D’Aguanno proprio in occasione della nascita della sua bimba Lucia (avuta dalla moglie la nota giornalista di Studio Aperto Monica Gasparini) all’ospedale di Monza due mesi fa quando nello stesso posto nacque, un giorno dopo Lucia, la mia Olivia. La Gasparini era nella stanza attigua a quella di mia moglie con la quale si sono scambiati auguri e frasi di circostanza in occasione dell’attesa dell’apertura della “nursery” alla mattina presto. D’Aguanno era raggiante e lo incontravo nell’orario visite riservato ai papà. Mi ricordo che andando via a tarda sera giocava nei corridoi con il figlio dandosi finte spallate. Era altissimo e magro. Due mesi fa per loro una gioia incredibile e poi… 

2 pensieri su “A Monza in migliaia per salutare D’Aguanno

  1. E’ stato un grande Professionista. Di quelli con la P maiuscola. Lo seguo dai tempi di “Guida al Campionato” metà anni ’90…come dimenticarlo ?
    Ciao Alberto !

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