ALLARME ROSSO – “QUELLE TELEFONATE “PRIVATE” STANNO PER USCIRE.

LE HA IN MANO UN MAGISTRATO. BISOGNERÀ SOLO CAPIRE COME VERRANNO FUORI. E QUANDO. PRESTO, TEMIAMO, LO USERANNO COME COLPO FINALE

Carmelo Lopapa per La Repubblica

Silvio Berlusconi

«Ci sono, ci sono, quelle intercettazioni private. Eccome se ci sono. E dentro c´è di tutto e di più. Tutta roba privata, s´intende. Questa è l´unica cosa certa. Le ha in mano un magistrato. Bisognerà solo capire come verranno fuori. E quando. Presto, temiamo, lo useranno come colpo finale. Fa bene Silvio, non si può che ricorrere al decreto». Margherita Boniver, lunghissima militanza parlamentare socialisforzista a cavallo delle due repubbliche, la sa lunga su tutto ciò che accade in Transatlantico e dintorni. E dell´arietta per nulla tranquilla che soffia da un paio di giorni tra i banchi della maggioranza (e del governo) si fa interprete senza tanti giri di parole.

Nel palazzo, tra un voto e l´altro, ieri è stato tutto un giro di allusioni, mezze battute, ammiccamenti, «ma tu hai sentito di quella», «ma dai, anche la ministra». E il riferimento non era alle intercettazioni già pubblicate dall´«Espresso» ma a quelle che, come ha paventato da Napoli Berlusconi per giustificare il ricorso all´atto d´urgenza, sono forse prossime a venire. A spizzichi e bocconi i giornali qua e là fanno trapelare. A Montecitorio se ne parla come se qualcuno le avesse lette davvero. Richiamano in causa il premier? Una, due, tre ministre?

Mara Carfagna
Foto da Repubblica

Berlusconi certo ha fretta, si è visto. Le ministre ieri ostentavano serenità. Mara Carfagna ha convocato le deputate Pdl in mattinata al gruppo e ha illustrato il ddl sulla prostituzione che porterà al prossimo consiglio dei ministri. «Tranquilla e sicura come sempre» racconta chi le sta accanto. Mariastella Gelmini si è presentata in commissione Cultura e al termine dei lavori ha perfino festeggiato lì i suoi 35 anni con applauso dei deputati. «Figurarsi la Gelmini, rigorosa e irreprensibile, non potrebbe mai essere oggetto di allusioni piccanti – taglia corto Fabio Granata, An – e comunque se qualcuno pubblicasse colloqui privatissimi andrebbe punito».

Margherita Boniver
© Foto U.Pizzi

Le sottosegretaria Michela Vittoria Brambilla, «non parlo, mi occupo d´altro», si preparava alla conferenza stampa di oggi sul turismo.
«È un clima insopportabile, in queste ore è come se accanto alla Camera ce ne fosse una seconda, una sorta di “Grande fratello”, in cui tutto è gossip e chiacchiericcio», confessa la giovane Beatrice Lorenzin. Indignata: «Tutto questo sa di ricatto, tanto più odioso perché va sul privato delle persone. Sarebbe bello sapere chi ci sta dietro». Su chi ci stia dietro l´ex sottosegretaria Pdl alla Giustizia, Jole Santelli, ha le idee chiare, invece. «Una parte della magistratura ha perso ogni pudore nell´utilizzo di quello strumento e ora ha la tentazione di utilizzarlo come arma finale nella guerra politica al governo».

Gabriella Giammanco
© Foto U.Pizzi

Deborah Bergamini che, come racconta prima di entrare in aula, ha «vissuto e subito in prima persona» l´effetto intercettazioni (inchiesta Rai-Mediaset) e «quanto la vita di una persona possa cambiare quando si finisce in quel vortice», avrebbe una proposta. «I giornali si fermino, per una volta. Si convochino gli stati generali dell´informazione e dopo un lungo stop si riparta diversamente».

È stata «intercettata», ma solo dai fotografi in aula mentre con una collega rispondeva a un biglietto gentile del premier, la new entry Gabriella Giammanco. «C´è un clima da voyeurismo, come nel mio caso qualcuno chi si diverte a guardare nel buco della serratura. È insopportabile». Insomma, «si avverte una certa apprensione – per dirla col vicecapogruppo Pdl Osvaldo Napoli – la sensazione che la vita privata di qualcuno stia per essere gettata in pasto all´opinione pubblica. Sarebbe saggio che i giornali, semmai le avessero, gettassero via quelle carte».

http://dagospia.excite.it/articolo_index_41720.html

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