Amministrative giugno 2016: non ha vinto nessuno

Hanno perso tutti, non ha vinto nessuno, anzi si, ha vinto l’astensionismo in crescita costante da almeno un quinquennio.
Nessuna proposta politica è davvero credibile, ne quella della destra, becera e sputtanata, ne quella dei farlocconi renziani raccontaballe e spendingdeppiù, ne tantomeno quella dei poveracci sfigati ed incapaci a 5 stelle. Ora tutti dicono che hanno vinto, ma tutti sanno che non è così.
E’ arrivato il momento di mettere mano davvero a questo paese moribondo ed oberato dalle tasse in continuo aumento per la voracità dell’apparato statale ladro e sprecone.
Ricordiamolo la pressione fiscale è al 44% per i privati e arriva fino al 77% per le PMI, roba da paese social-comunista dei peggiori, anzi forse nella storia non c’è mai stato uno stato così avido che ha taglieggiato così tanto i propri cittadini, ma fintanto che gli italiani continueranno con questo andazzo, lo stato sprecone e ladro continuerà a distribuire le prebende agli amici delle caste e delle corporazioni, esattamente come sta continuando a fare il bomba fiorentino fattosi passare furbescamente per rottamatore, quando invece si è dimostrato un classico democristiano da spesa pubblica in regalie pro domo elettorale propria.

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Renzi e il risultato referendario

 

Le consultazioni elettorali referendarie sono da sempre, per i proponenti, difficoltose strade in salita. La necessità di superare la soglia del 50% degli aventi diritto al voto si è sempre rivelata un macigno difficilmente sormontabile. Anche quando le competizioni elettorali sono accese la partecipazione al voto non è mai altissima.

Il referendum che si è consumato domenica era partito sommessamente e quasi nell’indifferenza dell’opinione pubblica. Si trattava di un aspetto molto controverso e di una questione giuridicamente intricata. Difficile schierarsi per il si o per il no.

Ad alzare il tono è stato proprio il Presidente del Consiglio con il suo reiterato invito a disertare le urne e a trasformare l’appuntamento referendario in una occasione per la sua legittimazione.

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Statuto del Contribuente: Oscar Giannino a Torino 8 aprile 2015

Mercoledì otto aprile Oscar Giannino sarà a Torino a introdurre e moderare la tavola rotonda istituzionale dell’incontro dedicato ai 15 anni dello Statuto del contribuente, a cui parteciperà tra l’altro Enrico Zanetti.

L’evento è promosso da Claudia Porchietto, Presidente di Orizzonte Futuro, come capofila per l’occasione di un gruppo di associazioni coinvolte nella preparazione e nell’elaborazione dei temi: la nostra ALI, Magna Charta Nord-Ovest, Aria, Progettazione, Obiettivo Libertà, Sviluppo e Libertà.

L’evento avrà luogo dalle ore 17 alle ore 20 al Teatro Rete 7, per permettere le riprese poi trasmesse su RetEconomy Sky canale 816.

 

Il destino del nostro Paese dipende da noi. Riprendiamone la guida per riprenderci il futuro.

Per fermare il declino dell’Italia, occorre una stagione di riforme radicali in campo economico, sociale e istituzionale. Ritrovare il sentiero della crescita e della prosperità diffusa è possibile: il declino non è mai un destino ineludibile, come dimostrano la storia plurisecolare italiana e le vicende di Paesi europei che negli ultimi decenni hanno saputo ritrovare dinamismo, innovazione e sviluppo.

Anche l’Italia di oggi può farlo, se prevarrà la consapevolezza dello sforzo da compiere e delle opportunità che da tale impegno potranno derivare. Noi sogniamo una società aperta, competitiva e inclusiva, dove ognuno sia libero di fare e nessuno sia escluso. Torneremo a crescere, se i cittadini saranno liberi di lavorare, investire e creare, se il Paese tornerà attraente per i talenti e i capitali del mondo, e la politica abbatterà i troppi privilegi corporativi che garantiscono le posizioni di rendita di pochi a svantaggio dei tanti, in particolare soffocando le energie e umiliando le legittime aspettative delle giovani generazioni.
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Religiosi, cattolici, cristiani, credenti: assassini.

Il marito e padre di Motta Visconti, che ha ucciso a coltellate e a sangue freddo la moglie ed i suoi due bimbi piccoli, andava ogni domenica in chiesa; stessa cosa per Bossetti il presunto assassino di Yara Gambirasio. Il folle che ha fatto una strage al Parco Nord di Milano vaneggiava di cose della Bibbia.

Ancora una volta gli invasati più pericolosi e gli assassini più crudeli sono coloro che ritengono di avere l’anima in pace perché credenti in un dio cattolico e cristiano o musulmano che esso sia, non fa differenza. Dopo mille anni di crociate e sante inquisizioni, continuano le stragi in nome e per conto delle religioni superstiziose che ingannano l’animo umano dei più deboli e lo predispongono a cattiverie immani pensando comunque di avere infine un perdono di un entità superiore inesistente.

Basta religioni, basta ipocrisie e basta business sull’ignoranza dell’animo umano dei più deboli.

La Luce della Scienza e del Progresso debelleranno la religione, Male Assoluto del mondo

Sol Invictus

Come tutti gli anni, in occasione delle ricorrenze di fine dicembre, è bene fare un ripasso sui veri significati dei festeggiamenti che andiamo a celebrare, tutti riconducibili alla celebrazione della rinascita del sole in occasione del solstizio d’inverno e non già sulla presunta nascita di un bambino che avrebbe dovuto salvare il mondo.

Ecco un breve elenco degli dei pagani simboleggianti la festa del sole che sconfigge le tenebre, intorno alla data del solstizio d’inverno.

Il dio Tammuz unico figlio della dea Ishtar nell’antica Babilonia;

il dio Oro nell’antico Egitto;

il dio Mithra, noto con l’appellativo di salvatore nell’antica Persia;

il dio Quetzalcoalt, nell’antico Messico.

il dio Bacab, che si credeva messo al mondo da una vergine di nome Chiribirias, nello Yucatan;

il dio Huitzilopochtli, nell’antico regno azteco;

il dio Freyr, in Scandinavia;

il dio Bacco, nellantica Grecia;

il dio Adone, nell’antica Siria;

il dio Ati, nellantica Frigia noto anche come \”Salvatore\” e simbolizzato con un agnello.

Il 25 dicembre festeggiato dai cattolici e cristiani, si trova in prossimità di un evento astronomico di notevole importanza: il solstizio di inverno. In tale data le ore di luce raggiungono il minimo per poi riprendere a crescere.

Per i nostri antenati era importantissimo. Basta pensare alle condizioni in cui vivevano per rendersi conto che un inverno poteva rappresentare la morte. Per questo il fatto che le ore di luce tornavano a crescere era festeggiato con tutti gli onori. Era come se il Sole rinascesse.

Quando i nostri progenitori sono diventati contadini il Sole è diventato ancora più importante, perché scandiva le stagioni, e con le stagioni i lavori agricoli.Il Sole come simbolo di rinascita e di vittoria della vita sulla morte, della luce sulle tenebre.

I cristiani prima ed i cattolici poi, si sono limitati, come sempre, a rubare ricorrenze altrui e farle proprie, soggiogando il pianeta per 1000 anni in un buio culturale dal quale ancora oggi è difficile per molti uscirne. La scienza e la condivisione della cultura sono però sulla via giusta della sconfitta delle tenebre, rappresentate dal dogma imposto da pochi a quasi tutti per centinaia danni.

Questo buio sta per finire ed il pianeta sarà liberato a breve dal male travestito da bene, dai lupi travestiti da agnelli per troppi lustri. Il dubbio, la scienza ed il progresso libereranno il mondo dal dogma e dal Male assoluto e primordiale a nome religione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sol_Invictus

Via: La Luce della Scienza e del Progresso debelleranno la religione, Male Assoluto del mondo.

Beppe Grillo, V3DAY “OLTRE” – Oltre la demagogia, il nulla.

Oltre? oltre alle solite sparate demagogiche non c’è stato nulla.

All’evento grillino chiamato “Vaffanculo Day 3 – OLTRE che si è tenuto a Genova il primo di dicembre 2013, non c’è stata nessuna proposta seria, nessuna soluzione, nessuna azione, niente di niente. Solita storia, “fuori dall’euro, no mes, no fiscal compact” ecc. , roba per complottisti e populisti di ogni ordine e grado.

Urla ed improperi, buoni a far sfogare la frustrazione dei cosidetti attivisti; i 40 mila accorsi a prendere freddo per ascoltare un demagogo. La politica è altro e il grosso degli elettori se n’è accorto da parecchio.

Non mi aspettavo nulla di nuovo e difatti non sono andato a Genova, ma un passaggio mi ha fatto particolarmente incazzare, quando Grillo si è annesso per ben due volte il papa come “grillino” ed ha ribadito la natura ecumenica del M5S, attaccando tutto il resto.

Ecco, da Laico, questo mi ha deluso totalmente. Mi sono battuto nel MoVimento 5 stelle, un movimento post-ideologico, per una via laica alla politica, ho raccolto quasi duemila adesioni da solo, per una proposta di legge tendente a sollevare il problema della spesa inutile rappresentata dal concordato stato-chiesa a nome “patti lateranensi” (costo 9 miliardi di euro l’anno) ed è stata totalmente ignorata, in barba alla “proposte dal basso” ed a tutte quelle altre parole vuote di significato con le quali Grillo e Casaleggio imbrogliano gli attivisti. Si fa solo quello che decidono loro due, tutto il resto è falso. Altro che programma condiviso e piattaforma di decisione comune.

Ho spesso criticato, qui sul mio blog, alcune decisioni prese arbitrariamente senza ascoltare la base del M5S, non ho mai avuto problemi a dire la mia, al contrario della massa di yes man che circonda il duo a capo dei 5 stelle, ma stavolta la misura ha superato il segno. Transeat (si fa per dire!)  la politica scellerata, il congelamento di 9 milioni di voti, gli insulti agli elettori, le imposizioni cadute dall’alto, le strizzate d’occhio a lega e casapound, le espulsioni, le smentite, le cadute di stile dei parlamentari, la presa in giro del portale di condivisione libero ed aperto, il complottismo e la cialtroneria diffusa, ecc. ma ora è davvero troppo.

Il papa no! decisamente.

Non mi ritrovo più nelle cose che dice Grillo che ha perso completamente la bussola della lucidità per inseguire il totem utopistico del 51% e del governo monocolore. Non mi appartiene questo modo di vedere le cose ed imporre il proprio pensiero totalizzante sugli altri, ancor meno mi appartiene il concetto di un uomo solo al comando. Caligola fece senatore il suo cavallo, Berlusconi ha reso parlamentari nani e ballerine. Grillo, cialtroni e mediocri di ogni genere, in barba alla meritocrazia ed a solo suo uso e consumo, così da poterli telecomandare a piacimento.

Ho sopportato fin troppo. Esco da questa banda di adulatori del vuoto pneumatico. Addio MoVimento 5 Stelle.

Sei anni buttati al vento. Andiamo Avanti!

Oscar Giannino: una lezione, un’azione, una reazione.

IL SOLITO, LUCIDISSIMO, OSCAR GIANNINO.

ReteLib – Una lezione, un’azione, una reazione

di Oscar Giannino, 29 ottobre 2013

Le vicende di queste due ultime settimane fanno riflettere. “Devono” anzi far molto riflettere innanzitutto i liberaldemocratici veri, se mi passate l’aggettivo apodittico, quelli che sono alla ricerca di soluzioni per dare forma e sostanza alla possibilità di avere più voce in capitolo nella soluzione del problema-Italia, e che si pongono in questa ricerca non potendosi affatto riconoscere nella tripartizione dei tre maggiori blocchi usciti dalle urne nel febbraio scorso. 

Mi limito a tre modeste riflessioni. La prima riguarda una lezione. La seconda, un’azione. La terza, una reazione.

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Scontro di civiltà al Cairo

Italiano: Il Presidente della Repubblica Itali...

Preparate i popcorn,  al Cairo va in onda un sanguinoso scontro di culture in diretta worldwide full effect.

In Egitto, caposaldo del nord africa, la spinta della rivoluzione araba degli anni scorsi non ha ceduto alloblio che sembra averne frenato la carica in Libia, come in Tunisia ed altrove, dove dai tiranni si è passati allimposizione dogmatica di forze religiose medievali. Anche in Egitto stava succedendo, ma la gente non sè fatta fregare come altrove, dove è stata scippata loro la rivoluzione e le cacciate dei dittatori. In Egitto sono in troppi ad aver assaggiato la cultura, il benessere e la civiltà e non ci stavano a tenersi un altro Mubarak per giunta condito in salsa pesantemente islamica.

A Il Cairo si affrontano nel sangue da una parte la civiltà moderna di giovani informati che chiedono Democrazia, Diritti, Libertà, Laicità, Luce, Vita. Dallaltra vi è il dogma religioso medievale dei fratelli musulmani, ovvero larretratezza, lignoranza, linvoluzione, la negazione dei diritti, il trapassato remoto, il buio.

Io faccio il tifo per i primi.

Il medioriente è ormai in mano ai fondamentalisti islamici, così come gran parte dellAfrica centrale ed anche il sud est asiatico, il tutto è avvenuto senza quasi renderci conto, negli ultimi 30 anni.

Ora questi sono arrivati alle porte deuropa. Prendiamo atto anche noi “progressisti” che lintegrazione interculturale è fallita, prendiamo atto che questi sono anni luce dalla civiltà ed il loro livello culturale è ben distante dai canoni che hanno portato al pianeta benessere e sviluppo negli ultimi 150 anni.

Basta buonismi, basta tolleranze oltremisura in nome del petrolio, ad ognuno il proprio livello di civiltà, senza tollerare mai piu invasioni di campo di nessun genere ma difendendo civiltà e benessere acquisiti con sforzo e sacrificio.

 Pasquale Caterisano.

Essere Mazziniani: Beppe Grillo premia il mio articolo sul Grande Genovese prima di lui

Con mio sommo gaudio, sono rimasto sorpresissimo quando Paolo Cicerone del MoVimento 5 Stelle, mi ha comunicato che Beppe Grillo aveva scelto come miglior commento ad un suo post, un mio articolo su Giuseppe Mazzini, genovese e rivoluzionario come lui.

La scelta è avvenuta perchè il mio scritto è stato il più votato fra più di 570 sul suo famosissimo blog ed è stato poi inviato ad una mailing list di circa duecento mila persone in tutto il mondo.

Ancora una volta le verità sui contenuti del pensiero Mazziniano sono apprezzate dai più.

Ancora una volta, sono orgoglioso di manifestare pubblicamente la mia appartenenza al pensiero di un giusto fra i giusti.

Grazie Grande Genovese 1 (Giuseppe Mazzini)

Grazie Grande Genovese 2 (Beppe Grillo)

                                                                                                                                                                                               Pasquale Caterisano